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Memorie e ricordi,
lo Scrapbooking è una tecnica artistica con cui possiamo raccogliere le nostre fotografie, i nostri momenti più preziosi e tutto ciò che per noi ha un valore sentimentale.
Oggi le “opere” più diffuse sono i Minialbum, ovvero raccoglitori per foto spesso a tema come Natale, compleanno o per conservare ricordi e foto di viaggio. I metodi di rilegatura sono i più svariati che passano dalle vere e proprie rilegature dei libri, agli anelli metallici, staccabili o con pagine unite da nastri, fili o cordini. Le copertine possono essere morbide, rigide, di tessuto, di plastica e le dimensioni possono essere piccine come un A5 o grandissime, basta solo usare la fantasia.
Questo piccolo mini album è un facile progetto per iniziare ad approcciarsi allo scrap e per imparare le tecniche base di cartonaggio e rilegatura. Usando materiali anche di recupero come pagine di libri, di riviste, bottoni, fili e buste, è anche un ottimo modo per riciclare fogli di carta e materiali di uso comune che abbiamo in casa.
Termini tecnici:
I LO, ovvero i Layout, fogli di carta generalmente 30×30 cm dove vengono inserite 1 o più fotografie decorate per enfatizzare il momento in cui sono state scattate aggiungendo adesivi, scritte, brevi frasi.
I TAG, ovvero le etichette, usate per decorazione oppure per scrivere frasi.
Le ATC, ovvero le Artistic Trading Card, delle piccole card (spesso numerate) che gli artisti dello Scrap si scambiano tra loro come ricordo l’uno dell’altro, delle specie di biglietti da visita fatti a mano.
Le CARD ovvero i biglietti d’auguri, un vero e proprio must per le scrapper di tutto il mondo che sfruttano qualsiasi occasione, dal compleanno alle feste comandate per realizzare biglietti d’auguri, dai più minimal ai più complessi e decorati.
Poi ci sono lo SWAP e la SNAIL MAIL, il primo è lo scambio tra Scrapper di opere uniche fatte a mano. La Snail Mail è invece la classica lettera inviata via posta. Infatti snail mail è un gioco di parole che unisce la lumaca e le lettere, le lettere “lente” che vengono abbellite sia fuori, ovvero nella busta, che dentro, ovvero nella lettera.
La storia
Fin dal 15esimo secolo, tra i nobili in Inghilterra, c’era l’usanza di scrivere quello che ancora oggi chiamiamo “bullet journal” ovvero un diario trascritto a mano con inserti di carta soprattuto di documenti, citazioni, lettere e poemi.
Non erano però dei veri e propri “diari” ma piuttosto dei “raccoglitori” di “reperti”, ovvero gli “scrap”, che letteralmente vuol dire ritaglio, informazioni che arrivavano da varie fonti e che lo scrapper raccoglieva e collezionava in questi album, aggiungendo note a margine, pensieri e tutto quello che poteva sembrargli pertinente. Le persone hanno incominciato a raccogliere ciò che per loro aveva un valore sentimentale, come biglietti d’auguri, cartoline,
lettere, per preservarle e magari commentarle, con delle note a margine.
Dopo la diffusione prima della stampa e poi della fotografia, siamo quindi nel pieno ‘800, si cominciarono a riempire le bibbie come fossero album di ricordi. Molte famiglie usavano le pagine bianche alla fine e all’inizio del testo per registrare i nomi completi, le nascite, le morti e le date di matrimonio dei bambini e di altri membri della famiglia. Le famiglie a volte conservavano documenti importanti tra le pagine per custodirle. Alcune famiglie inserivano “scrap” come ritagli di giornali, annunci di nascita, necrologi tra le pagine, e alla fine del 1800 alcune bibbie includevano cornici per ritratti in cui potevano essere inserite e archiviate fotografie.
Personalizzare i propri “memorabilia” con ritagli di giornale e documenti, era un modo per passare alle generazioni future informazioni, pensieri, disegni, come un diario alla quale si aggiungevano ritagli di giornali, pagine di libri, ricette di famiglia, accompagnate a note personali e frasi scritte a mano a volte anche da un’amica o da una parente lontana, addirittura ciocche di capelli.